Da sempre il problema della ossigenazione dei pazienti affetti da insufficienza respiratoria acuta è “una grana” difficile da gestire in ambulanza. Ha ancora senso dare ossigeno senza prima mettere in campo una strategia di ventilazione precisa? Quanto e come posso anticipare le pratiche di ventilazione non invasiva? E quali conoscenze mi servono per gestire bene il mio paziente?
Queste sono alcune delle domande al centro di una revisione di medici e infermieri italiani, rispetto alla letteratura scientifica. Su Rescue Press cercheremo di comparare gli esiti di questo studio con la realtà vissuta dagli operatori in ambulanza, cercando di aggiungere alla discussione delle conoscenze specifiche sull’uso della ventilazione meccanica non invasiva, sulle difficoltà nell’utlizzo del pallone ambu e sugli esiti che può dare una migliore conoscenza delle strumentazioni che sono a bordo dell’ambulanza. L’obiettivo? Dare un’idea più chiara a medici, infermieri e tecnici su cosa è più utile fare rispetto alle pratiche standard, tanto diffuse quanto poco efficaci nell’aumentare le chances di sopravvivenza dei pazienti.
Ne abbiamo parlato con:
- Federico Moro – Azienda USL di Bologna – Dipartimento di Emergenza – Ospedale Maggiore – 118 Bologna Soccorso
- Giacomo Magagnotti – Medico d’Emergenza-Urgenza presso UOC Centrale Operativa SUEM 118 Padova
- Enrico Scabardi – Infermiere presso la APSS di Trento – Unità operativa Trentino Emergenza 118
- Stefano Bambi – professore di infermieristica presso l’Università di Firenze