Autoinfermieristica, una risorsa da prendere in considerazione nei moderni sistemi 118: l’esperienza di Modena

Autoinfermieristica, una risorsa da prendere in considerazione nei moderni sistemi 118: l’esperienza di Modena

ISSUE 03 | VOL 02 | Y. 2023

DOI ON ASSIGNEMENT

ISSN 2674-0028

Autori:

  • dott. Canalini Alberto, Infermiere specialista ET 118 Modena AUSL MO
  • dott. Gelati Luca, Dirigente professioni sanitarie Dipartimento emergenza ed urgenza AUSL MO
  • dott. Bigliardi Marco, Infermiere coordinatore PS Mirandola AUSL MO
  • dott. Arnaldo Francesco, Infermiere 118 PS Mirandola AUSL MO
  • dott. Mora Fabio, Responsabile organizzativo ET 118 Dipartimento emergenza ed urgenza AUSL MO
  • dott.ssa Grittini Silvia, Infermiere 118 PS Mirandola AUSL MO
  • dott. Borelli Domenico, Infermiere 118 PS Mirandola AUSL MO
  • sig. Soccio Giuseppe, Autista soccorritore 118 Mirandola AUSL MO

Gentile Direttore, vogliamo porre alla sua attenzione la recente esperienza Modenese riguardante l’autoinfermieristica di Mirandola. 

Introduzione

La provincia di Modena si estende su una superficie di 2.688 Km2, suddivisa in 47 Comuni, ed una popolazione residente di circa 701.900 abitanti. Il sistema di soccorso 118 della Provincia di Modena dispone di tre diverse tipologie di mezzi per fornire assistenza specifica: Mezzo di Soccorso di Base (MSB), Mezzo di soccorso Infermieristico (ILS) e Mezzo di soccorso avanzato (ALS); questi ultimi sono identificati in automediche ed elisoccorso. Da 4 anni, è stata integrata nel sistema 118 AUSL MO l’autoinfermieristica con postazione in località Riolunato, sigla “Altofrignano01”, operativa durante la settimana nelle sole ore notturne e il week end h.24. Da Dicembre 2021 è stata attivata la stessa l’autoinfermieristica anche presso la postazione di Mirandola sita nell’area nord della provincia di Modena, con sigla “Mirandola21”.

Negli anni passati, in provincia di Modena, ci sono state diverse esperienze di utilizzo della risorsa infermieristica su auto, per brevi periodi (afflusso estivo di turisti in appennino).Con l’obiettivo di evidenziare come la risorsa infermieristica sia spendibile anche su auto nel contesto dell’emergenza territoriale, in concerto con le altre risorse, abbiamo deciso di raccogliere dati ed effettuare un’analisi quantitativa degli interventi. Nel territorio dell’Area Nord di Modena, si è resa necessaria l’attivazione dell’auto infermieristica per un periodo di circa 4 mesi H24. In seguito il Dipartimento di emergenza ha rimodulato la presenza delle risorse sul territorio in esame, destinando alle ore diurne l’automedica, “Mirandola102” ed alle ore notturne l’autoinfermieristica “Mirandola21”. 

Materiali e metodi

Rilevazione attività dell’autoinfermieristica nel periodo dal 12/12/21 al 12/02/22, periodo in cui l’autoinfermieristica ha coperto il servizio territoriale H24. Utilizzo dei dati dell’applicativo di Centrale Operativa 118 Emilia Est (COEE 118) “118Web” e “Pagoda”.

Risultati

Nel periodo analizzato il mezzo Mirandola21 ha effettuato 260 missioni di cui 250 in regime di emergenza (codice Verde 25, Giallo 96, Rosso 129) e 10 in regime di TIU (Trasporti Interospedalieri Urgenti). 200 eventi nella fascia 07-20 e 60 eventi nella fascia 20-07.

I pazienti assistiti hanno ricevuto una valutazione sanitaria in codice 1 (bassa complessità assistenziale) in 80 casi, codice 2 (media complessità assistenziale con una funzione vitale compromessa) in 107 casi, codice 3 (elevata complessità assistenziale con almeno due o più funzioni vitali compromesse) in 18 casi, codice 4 (decesso) in 13 casi. Dopo visita e valutazione i pazienti trattati sul posto che hanno rifiutato il trasporto in pronto soccorso sono stati 32 (identificati con codice 0). 

Rispetto allo stesso arco temporale del 2021, dove era operativa solo l’automedica, gli eventi sui quali la Mirandola21 è intervenuta sono stati 72 in più: questo gap è la risultante di una diminuzione dei trasferimenti e di un aumento significativo di codici gialli (+52) e rossi (+6). 

Discussione

L’analisi dei dati di attività dell’autoinfermieristica di Mirandola, seppur per un periodo limitato (2 mesi) mostra un elevato numero di attivazioni (n° 260 missioni) su scenari complessi (n° 129 codici rossi + 96 codici gialli).

L’attivazione dell’autoinfermieristica avviene dalla COEE con le medesime modalità dell’automedica; nello specifico invio in contemporanea sui codici rosso base e avanzato se l’ambulanza ha competenze di base; sui codici giallo e verde può essere richiesto il supporto da parte del mezzo di base in relazione a criteri clinici predefiniti, una volta giunti sul posto. Le attività erogate dall’autoinfermieristica già sulla scena dell’evento e le centralizzazioni primarie – sugli Ospedali Hub – sono state rilevanti.

Il confronto con i dati di attività di automedica (due mesi) nell’anno precedente non hanno mostrano criticità emergenti. Le attività dell’autoinfermieristica che necessitano di revisione organizzative sono legate principalmente alle certificazioni mediche necessarie in caso di TSO/ASO e constatazione di decesso. Necessaria ulteriore attività di raccolta dati e osservazione delle attività dell’auto infermieristica per dimostrare razionalmente l’efficacia dell’utilizzo del mezzo di soccorso avanzato a leadership infermieristica nell’assistenza territoriale 118 al cittadino integrata nei sistemi di emergenza pre ospedaliera multi professionali, permettendo di diminuire le naturali resistenze e diffidenze organizzative sugli algoritmi avanzati della Regione Emilia Romagna in tema di autonomia infermieristica in emergenza extra ospedaliera con sviluppo di competenze avanzate.

Conclusioni

Avere un infermiere su un’auto che sia dinamica e che abbia l’opportunità di muoversi da una richiesta di intervento all’altra crediamo sia una straordinaria possibilità, per i moderni sistemi di emergenza pre ospedaliera, di fornire una risposta appropriata ai bisogni dei cittadini in relazione, tra le altre, alla complessità territoriale. 

Crediamo altresì che l’utilizzo di questa risorsa non possa essere presa in considerazione solo nei casi di carenze di organico di altre professionalità ma, va vista come una risorsa in grado di aumentare l’appropriatezza della risposta assistenziale coerente con la stratificazione dei bisogni di salute espressi. Il personale arruolato per svolgere questo servizio è auspicabile abbia un background di esperienza nei sistemi 118 di almeno 3 anni, una formazione post laurea ad indirizzo clinico in area critica e con attenzione allo sviluppo delle non technical skills. 

Durante il periodo sperimentale sono emerse alcune criticità: le più significative riguardano la definizione e la standardizzazione delle professionalità componenti l’equipaggio (nello specifico la soluzione più performante è con infermiere specialista coadiuvato da tecnico soccorritore) e la imprescindibile implementazione degli strumenti operativi a disposizione del professionista come ad esempio istruzioni operative infermieristiche che vanno ad estendere l’autonomia del professionista infermiere in accordo con la delibera di giunta regionale ER 508 del 2016.

L’implementazione degli strumenti operativi e legislativi è essenziale per garantire una risposta adeguata ai bisogni di salute espressi dalla popolazione e, allo stesso tempo, è una straordinaria occasione per standardizzare le cure nel rispetto e nella tutela degli assistiti e dei professionisti. 

Bibliografia:

  • “Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza”, DPR 27 marzo; 1992;
  • “Profilo Professionale dell’Infermiere”, DM 739/94;
  • “Disposizioni in materia di professioni sanitarie”, Legge 42/99;
  • “Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica”, Legge 251/2000;
  • “Determinazione delle classi di laurea specialistiche universitarie delle professioni universitarie”, DM 2 aprile 2001 n. 128;
  • “L’autoinfermieristica come risorsa avanzata nei sistemi di emergenza-urgenza territoriale 118”, 2007 Fanigliulo S., Scachetti D., Orlando P.;
  • Delibera di giunta regionale Emilia Romagna, 2016 n.508;
  • “EVOLUZIONE DELLE COMPETENZE INFERMIERISTICHE”, Documento approvato dal Comitato Centrale della Federazione Nazionale Collegi IPASVI con delibera n. 79 del 25 aprile 2015; 
  • “Proposta di riordino del Sistema di Emergenza e Urgenza Territoriale (SET 118)”, DOCUMENTO INTERSOCIETARIO AAROI EMAC – AcEMC – ANIARTI – COSMEU – SIAARTI – SIEMS – SIIET – SIMEU., , 2020; 
  • “Competenze infermieristiche nel sistema di emergenza territoriale”, AGOSTINIS S., BARIONA M, CHIODO E.,. Torino 2021;
  • “Competenze infermieristiche nell’emergenza territoriale inquadramento giuridico professionale ed operativo”, anno 2021 n.2 Società Italiana Infermieri Emergenza Territoriale di Calò L.C., Pellacani A., Spanò C., Scorcioni C..

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